CRISTINA BARBUTI

Direzione artistica

CRISTINA BARBUTI

Crtistina Barbuti nasce a Viareggio nel 1967. Studia dall’età di 4 anni danza classica e pianoforte sotto la guida di Giampiero Semeraro. Dall’età di 6 anni vince 11 concorsi pianistici nazionali e internazionali iniziando una precoce carriera concertistica fin dall’infanzia.

Si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica Luca Marenzio di Brescia nel 1989. Frequenta numerose Masterclass fino a trasferirsi a Gerusalemme (Israele) dove frequenta il Master di Concert Piano con Benny Oren nell’anno accademico 1994/95 presso la Rubin Academy Music and Dance della Hebrew University of Jerusalem.

Prosegue gli studi di musica da camera a Praga negli anni 1995 e 1996 alla Sandor Végh Chamber Music Academy seguendo in particolare modo i corsi di Maurice Buorgue.

Con il compagno di vita e mentore Alexander Lonquich, fonda nel 1999 uno dei duo pianistici più apprezzati in Europa registrando per le maggiori emittenti europee e apparendo nelle più prestigiose sale da concerto in Italia (Santa Cecilia; Sala Verdi – Milano etc) e apparendo ospiti dei più nominati Festival di Musica da Camera,

Cristina inizia il suo training teatrale sotto la guida di Vincenza Modica nel 2000, seguendo numerosi laboratori teatrali che portano alla fondazione di un gruppo formato da musicisti e attori insieme a Modica e Alexander Lonquich a cui viene dato il nome di Villon Ensemble.

Il gruppo è operativo per cinque anni e si presenta nella formula di conduzione di laboratori musicali e teatrali (Scuola di Musica di Fiesole, Festival Internazionale di Sermoneta e Accademia Pianistica di Imola) come di messa a punto di spettacoli che vedono tra gli altri la messa in scena di un testo di Enzo Moscato dal titolo Costellazioni.

Al Festival Letteratura di Mantova del 2004 porta in scena con Lonquich e Sandro Lombardi un lavoro musicale e teatrale dedicato al sentimento d’infanzia dal titolo L’infanzia di Saturno.

Dal 2006 Cristina Barbuti frequenta il corso triennale di Counselling a Mediazione Artistica dell’Istituto Gestalt Firenze (IGF) presso la sede di Roma dove incontra tra i suoi formatori Oliviero Rossi e Michele Cavallo che da quella data diverrà il suo partner principale nell’ideazione e conduzione di lavori che vedono coinvolti i linguaggi musicale e teatrale.

Si inserisce dal 2009 nelle attività laboratoriali condotte da Cavallo presso il Centro Diurno di Salute Mentale Villa Lais di Roma dove vengono portati in scena numerosi lavori teatrali e musicali tra cui Il malato immaginario, Passaggi, Exiles1 e Exiles2.

Con Lonquich e Cavallo costruisce due grandi progetti per la città di Roma, uno nel 2010 in collaborazione con la IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti), l’Università Sapienza e Villa Lais, dedicato alla figura di Robert Schumann in occasione del bicentanario dalla nascita del compositore e l’altro, nel 2012, dedicato a Glenn Gould insieme all’Accademia Santa Cecilia, l’Università Sapienza, il MAXXI e ancora Villa Lais, dal titolo Glenn Gould – l’estetica dell’assenza.

Con Lonquich, suo compagno di vita e partner musicale, mette a punto e conduce  laboratori rivolti non solo a musicisti come Sentieri Schubertiani, I bemolli sono blu dedicato a Debussy e Robert Schumann: l’altro in me che sono stati presentati in varie occasioni, tra cui, recentemente e con grande riscontro, a Trame Sonore – Mantova Chamber Music Festival, la più imponente manifestazione musicale in Italia.

Innere Stimme, per voci piano e corpo è il titolo che con Michele Cavallo viene dato alla loro più recente creazione performativa, dedicata a Robert Schumann e il cui testo è interamente tratto diari, scritti e critiche musicali dello stesso Schumann e del suo entourage.

 

Nel corso degli anni Cristina mette quindi, sempre più precisamente a punto una formula laboratoriale musicale sempre più precisa, divenendo anche docente incaricato del Master di Teatro nel Sociale e Drammaterapia dell’Università Sapienza di Roma. La materia e il laboratorio prendono il nome di Espressività Musicale, un dispositivo laboratoriale esperienziale rivolto non solo ad attori e musicisti che, attraverso suggestioni emozionali e percorsi narrativi musicali, permette un ascolto, un’organizzazione e una riproposizione dei propri sistemi immaginari secondo la grammatica musicale (ritmo, tensione intervallare, dinamica, timbrica, agogica, fraseggio, silenzio) e seguendo le particolari caratteristiche dell’interpretazione di un brano musicale classico.

Nel 2018, Cristina mette a punto un percorso formativo biennale innovativo per pianisti dal titolo Dædalus – l’artista da giovane, dove, oltre alle tradizionali masterclass di interpretazione musicale si propongono insegnamenti ed esperienze di linguaggi del palcoscenico vicini alla musica con l’intento di fornire ai partecipanti strumenti e competenze maggiori e migliori su videomaking, teatro, arte visiva, narrazione scenica interiore, nel tentativo di permettere loro un uso poetico e creativo dei mezzi scenici e narrativi oggi a disposizione.

Nella propria abitazione fiorentina, Cristina Barbuti e Alexander Lonquich nel 2013 hanno creato Kantoratelier, www.kantoratelier.it, uno spazio tecnico multifunzionale dove per mettere ai linguaggi a loro cari di dialogare, confrontarsi e interrogarsi.

L’ultimo laboratorio di espressività musicale messo a punto da Cristina è Thus with a kiss I die, attorno al sentimento d’amore in musica. A tutte le lezioni e a tutti i laboratori di Cristina presenzia la sua chihuahua a pelo lungo Kiki, che vive con lei e il suo compagno Alexander da tre anni.

La biografia del percorso di vita musicale di Cristina si trova sul sito dell’agenzia che la rappresenta: www.balgrighi.com